eraroma, pride. il mio dodicesimo in questa città disgraziata. il primo è stato timido, al secondo c’era Lady Gaga, al terzo o quarto ero già con il @gaycenter.it. Poi è nata la casa famiglia Refuge Lgbt, è cresciuta Gay Help Line, abbiamo dato vita a @laziopride. Esisteva solo Arcigay Roma e oggi, dal primo Pride di Latina, i comitati nel Lazio sono diventati 7. Per chi ogni giorno lavora nelle associazioni il Pride è anche il giorno in cui si festeggia insieme un anno di lotta comune e comunitaria. Quest’anno abbiamo portato in piazza due carri e non bastavano a contenere i volontari e le volontarie della nostra grande famiglia. Mi esplode il cuore nel petto di fronte a tutto questo. Oggi sono portavoce del Gay Center, che da bambino mi ha accolto come fossi un figlio, ma a volte il lavoro è così tanto che si perde di vista quanto siamo e quanto abbiamo costruito insieme, perché è così grande che non bastano un paio di occhi. Però sabato vi ho vistə tuttə e non ci sono parole di gratitudine abbastanza grandi come è grande la felicità che provo se guardo quello che è successo in tutto questo tempo. Io sono cresciuto qui in mezzo e auguro a ogni figliə di questo paese di poter trovare la propria comunità, casa, famiglia. Auguro a me stesso di saper restituire il dono ricevuto e trovare ancora e ogni giorno nuovi fratelli e sorelle. Grazie a ogni volontariə del Gay Center, Gay Help Line e Refuge Lgbt. Ai coordinamenti, ai gruppi, a ogni ragazzə incontratə in quasi dieci anni di coordinamento del gruppo giovani, a ogni compagno e compagna dei direttivi, delle associazioni sorelle, a tutto lo staff che ogni giorno mi è maestro. Grazie a chi ci sostiene e segue questo sentiero che tracciamo un pezzetto per volta, senza paura finché ci teniamo per mano. Grazie a Jacopo, che è il fuoco dietro ogni nuova idea e acqua fresca sopra ogni ferita. Quest’anno Lazio Pride illumina per la prima volta i Castelli Romani il 25 giugno ad Albano. E Viterbo il 9 Luglio. Siate con noi, con la comunità dei Castelli e con quella di Viterbo. La battaglia è una sola e si fa danzando sotto il sole tuttə insieme: fratelli e sorelle, compagni e compagne, figliə dello stesso cielo.