“Alla Fondazione Prada c’era davvero Marc Poulin, e se ne stava educatamente in coda, anche se in quel periodo era diventato ancora più famoso, sia per aver fatto sesso con la studentessa di quarant’anni più giovane di lui, proprio nell’era del #MeToo, sia per un programma radio, poi diventato podcast, dal titolo La philosophie est très sexy dove raccontava la vita intima dei grandi filosofi eterosessuali (talvolta), bianchi e deceduti (sempre), nessuno escluso. Il programma poi diventato podcast poi è diventato libro, best-seller in Francia e in molti altri paesi, Italia inclusa. Dentro ci trovavi tutto, dai problemi di erezione di Nietzsche fino alla castità di Kant e alle esperienze per nulla caste e per nulla con problemi di erezione di Foucault a San Francisco. Poulin in coda ruminava con la pipa spenta in bocca, accanto la sua nuova compagna venticinquenne, che assomigliava tantissimo a Vanessa Paradis. Ma che non era Vanessa Paradis. Probabilmente Poulin ci aveva provato con Vanessa Paradis durante qualche evento a Parigi, ma lei non ci era stata e così si era trovato costretto a ripiegare su un’attrice di teatro che le assomigliava e che, probabilmente, anche lei avrebbe tanto voluto essere Vanessa Paradis.” Il bikini di Sylvia Plath è in libreria e questo è l’incipit del mio capitolo preferito @edizioninottetempo ❤️