Ieri sono andata all’evento di @mica.macho , bravə amicə! - non sempre riesco a staccarmi dal lavoro e mi ha fatto super piacere abbracciare, conoscere o rivedere chi seguo sui social. La bolla è stretta e a volte ho bisogno di toccarla con mano. Poi io vivo in un’altra micro bolla, lo spettacolo, all’interno di un’altra bolla piccolissima, il burlesque. Ma questa è un’altra storia. Ne sono uscita pensierosa, in senso buono! e questo dovrebbero fare certi incontri, lasciarti pensare. Non voglio che IL presidente Meloni sia esempio di una DONNA che ce l’ha fatta; lei, che rifiuta la declinazione femminile per la sua carica. Lei, che porta i pantaloni (detto orrendo), lei madre per nulla materna per la moltitudine di donne e persone che chiedono diritti basilari. Non voglio che passi che basta gridare all’orecchio giusto per essere piazzati in ruoli strumentali. Voglio che il modello da cui prendere esempio sia qualcuna che si batte, che non conosce ruoli o lotte di genere, una che ascolta la res publica, una femminista davvero. E lo dico con la consapevolezza che a volte in ruoli di “potere” ci vieni messa proprio per espletare un servizio finto inclusivo ma in fondo patriarcale, per essere il volto di un “cambiamento” e perché a te l’abito rosso di paillettes sta divinamente. Chiediamoci se accanto a noi ci sono altre donne o se siamo le uniche ad essere invitate al tavolo. La nostra voce viene ascoltata anche quando siamo in disaccordo o immediatamente veniamo etichettate come isteriche ingestibili? Il nostro ruolo viene influenzato dal genere? Se si ha ragione IL Presidente. Edit: la parola “potere maschile” mi fa venire la secchezza vãginale. Yours sincerely Ella Bottom Rouge, Performer e Direttrice Artistica #ellabottomrouge #ellatalks #femminilesovraesteso #thisiswhatafeministlookslike #themediterraneanwaveofburlesque #giorgiameloni