Credo che per le donne della mia generazione Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti sia stata una lettura fondamentale insieme per me, alla Carla Lonzi che abbandonata la critica d’arte militante con postura radicale decideva di dedicarsi alla militanza femminile con testi capaci di rompere ogni indugio sulla necessità di un pensiero che superasse ogni stereotipo e gabbia culturale. Gianini Belotti era una pedagogista che con i suoi saggi ha cercato di far capire quanto la società possa condizionare i comportamenti legati al genere. L’educazione, la scuola che i talebani stanno negando alle ragazze, alle bambine. L’istruzione è pericolosa. Le donne devono essere sottomesse. In Iran le ragazze rivendicano una libertà di indossare o meno il velo. Di cantare o ballare. Per me che vedo le studentesse che affollano le aule all’Università e che si impegnano per costruire il loro futuro, leggere delle violenze efferate che subiscono le loro coetanee lontane mi colpisce profondamente. La morte di Gianini Belotti ci deve ricordare come l’educazione ci possa rendere forti e fornire gli strumenti necessari per cercare di essere quello che vorremmo essere. Come ci ricordano tutte quelle ragazze che rischiano la loro vita per rivendicare i loro diritti.