PRIDE SERIES: TRANS FLAG 🏳️‍⚧️ Come sapete, gli anni passati la mia Pride Series si concludeva sempre con il viola, per seguire una bandiera che però, negli ultimi anni, ho capito non essere più inclusiva. Quest’anno ho deciso di arricchire questa serie con un make-up ispirato alla bandiera transgender, una bandiera che nella mia identità, di fatto, non mi appartiene, ma che sento di dover tutelare e proteggere come se così fosse, non solo chi fa parte di una minoranza deve lottare per quest’ultima, le discriminazioni si combattono anche assieme a chi è in una posizione privilegiata. In realtà del make-up in questo caso poco mi interessa, non sarà di certo questo post a fare la differenza, ma se nel mio piccolo posso sensibilizzare, lo faccio. L’Italia è ancora un paese altamente transfobico, profondamente e radicalmente ingiusto e maligno, in cui tutta la LGBTQI+ community, ma in maniera più specifica la comunità trans, è vittima giorno dopo giorno di violenza. La ragione di tutte queste violenze, è solo una: la transfobia. Pochi giorni fa, l’Italia ha assistito ad un episodio prorompente di transfobia che mi ha particolarmente segnato e reso ancora più sicuro di fare questo post, un episodio che dovrebbe far riflettere tuttə, perché è una chiara indicazione di ciò che siamo come paese, di ciò che la popolazione media è ma soprattutto di ciò che le persone trans nel 2022, in Italia e nel mondo, devono ancora subire. Non siamo arrivati, non siamo neanche lontanamente vicini a ciò che si può chiamare tolleranza e accettazione, siamo indietro e pare che ogni giorno i chilometri da percorrere aumentino e basta. Quindi si, serve parlare di queste cose e serve insegnare al popolo e a tutte le persone che calpestano questo suolo e SCELGONO di essere ignoranti, cosa passano le persone trans ogni giorno, cosa vivono le persone trans ogni giorno per strada, nei posti di lavoro, a scuola, nelle palestre, nella ricerca della casa e nella vita amorosa. La transfobia, di qualsiasi tipo, uccide. Uccide e segna, Uccide e provoca traumi, Uccide e lacera. Quindi supportiamo, tuteliamo, ma soprattutto PROTEGGIAMO queste persone perché prima di tutto, sono esseri umani.