Esattamente un anno fa i Talebani riconquistavano Kabul e per le donne afghane iniziava una nuova fuga dall'oppressione, dalla paura, dal medioevo della libertà e dei diritti. Chi ha potuto ha lasciato il Paese. Lo ha fatto spesso con la morte nel cuore e il pensiero delle persone e degli affetti che si lasciava alle spalle. Come Nazanin Barezkai, 29 anni, una laurea e due master in Scienze politiche e diritti umani in una prestigiosa università indiana. Ora frequenta l'università in Italia (nella seconda foto la vedi insieme alle altre giovani donne che stanno studiando a Roma, al CampusX, che abbiamo intervistato su #donnamodernagazine). «Sapevamo che se fossero tornati al potere gli integralisti per prima cosa avrebbero preso di mira le ragazze istruite e indipendenti. L’incubo peggiore era l’obbligo per le ragazze single di sposarli con matrimoni forzati». Senza l’accesso all’istruzione, un lavoro e un reddito le afghane sono destinate all’invisibilità. «E anche se oggi i talebani usano Twitter non sono cambiati. Oggi come ieri sono contrari all’istruzione delle ragazze. La “scusa” ufficiale è che devono predisporre aule separate per maschi e femmine, ma le scuole secondarie sono già così, eppure sono chiuse da un anno. Oggi il mondo accoglie quelli che prima chiamava terroristi su un tappeto rosso. Mentre noi a causa loro siamo in trappola. Perché?». Già, perché? . #15agosto2021 #talebani #donneafghane #libertàfemminile #donnecomenoi #donnamoderna @campus_x @fondazione_emmanuel @monicapiccini