PARLARE DI HIV. In una società che non parla della questione e se lo fa é permeata dalla p0rnografia del dolore e dalle narrazioni storicizzate, io ho deciso che lo avrei fatto in maniera differente in chiave pop, ho scelto di raccontare la mia esperienza e iniziare a fare divulgazione. Il mio scopo non è mai stato quello di fornire spiegazioni mediche, ma più quello di condividere la mia vita, il mio scopo è sempre stato quello di celebrare la vita, la mia è quella di tutte le persone che ora grazie alle terapie possono amare ed essere amate, possono avere figliu, possono vivere. Ricorderò sempre il passato, chi prima di me ha lottato e chi lotta ancora, le proteste, gli arresti, le m0rti, le loro famiglie, sono parte della storia e della mia storia personale come persona HIV+, ma ho fatto una scelta ed è quella di essere il lato sfacciato e ironico di questa battaglia, di adottare il mio modo personale di raccontarmi e raccontate una parte di ciò che significa vivere con l'HIV, non ho la pretesa di rappresentare un'intera comunità, proprio come non si dovrebbe avere la pretesa che io parli di tutto ciò che vi aspettate. Ringrazio immensamente @komos.corolgbt per aver creduto in me, per aver capito il potere della rappresentazione e per avermi dato fiducia, per avermi fatto fare ciò che mi riesce meglio: fare sorridere il pubblico. Grazie a @eoogenio e @fuffomatik e grazie a @moltocasual mio compagno di avventura, grazie a ogni persona che compone il coro e grazie a voi, come sempre per sostenermi in questo viaggio. Come sempre ormai, ringrazio @maximilianlinz per i look incredibili di @simoncracker e @adelbel_official