Metti che la luna piena renda irreale la luce della notte, che l’aria sappia di ghiaccio pulito, che nella sospensione a cui ti costringe la potenza della montagna abbia pensato a te, a quello che è giusto, al mio bisogno, al tuo, alle piccole cicatrici, alla resa, alla conquista, alle occasioni perdute, alle porte spalancate. Metti che abbia pensato un attimo di più, un attimo più forte al mio splendore nascosto, al bisogno di accudirsi e di proteggersi. Metti che abbia, sempre di notte, sempre in silenzio pensato all’amore. Che nonostante tutto, c’è. Il corpo si rompe un momento, ti costringe a fermarti, ti chiede chi sei, che corri a fare? Non è malattia, ma avvertimento. Ti devi ascoltare, concedere il tuo tempo. Chi cade, muore o si rialza. E ci si rialza sempre migliori. Continuo a respirare con il cuore acceso, metti che poi cominci a nevicare, non posso mica perdermi lo spettacolo di chi ti insegna a cadere rendendo tutto più bello. Notte a te ❤️